L’ultimo servizio di Moreno Morello, mandato in onda su Striscia La Notizia, ha portato luce sulla questione della vendita illecita di mascherine FFP2 certificate per i bambini. I dispositivi venivano venduti in negozi, farmacie ma soprattutto online, come conformi alle normative relative alle Ffp2, ma in realtà non possedevano alcuna autorizzazione per essere commercializzate come tali.
Le facciali filtranti (mascherine FFp2 e FFp3), da definizione, sono utilizzati in ambiente ospedaliero e assistenziale per proteggere l’utilizzatore da agenti esterni (anche da trasmissione di infezioni da goccioline e aerosol), sono certificati ai sensi di quanto previsto da d.lgs. n. 475/1992 e sulla base di norme tecniche armonizzate (UNI EN 149:2009).
La norma tecnica Uni Un 149:2009 specifica i requisiti minimi per le semi maschere filtranti anti-polvere, utilizzate come dispositivi di protezione delle vie respiratorie (denominati FFp2 e FFp3), ai fini di garantirne le caratteristiche di efficenza, traspirabilità, stabilità della struttura attraverso prove e test tecnici.
Come si evince dalla definizione, le mascherine FFp2 sono ad esclusivo utilizzo degli adulti e in particolare dei lavoratori, quindi non utilizzabili dai soggetti minori.
La conferma su quanto scoperto dall’inviato di Striscia è arrivata dal direttore generale dell’Ente Italiano di Normazione UNI Ruggero Lensi:
“Le maschere filtranti Ffp2 sono state immesse nel mercato dell’Unione Europea come dispositivi di protezione delle vie respiratorie per i lavoratori. Quindi non esistono Ffp2 certificate per bambini. I minori non sono stati considerati nella norma perché non sono lavoratori e alcuni parametri sono adatti solo agli adulti. Esistono Ffp2 di taglia piccola, ma non possono essere considerate valide per i bambini”
Ruggero Lensi, Direttore generale dell’Ente italiano di normazione UNI