Salvo modifiche nelle prossime settimane, dal 31 marzo finirà lo stato di emergenza, dopo due anni dal primo paziente zero. Attualmente ci sono molte ipotesi su ciò che cambierà, ma nulla è stato ancora definito.
31 Marzo: fine dell’obbligo del Green Pass?
Le norme dopo il 31 marzo affronteranno in primis la questione del Green Pass: alcuni prevedono il decadimento dell’obbligo, ma l’ipotesi più diffusa prevede una rimodulazione in base all’andamento della pandemia. Ciò che ad oggi sembra molto probabile è che l’obbligo del Green Pass nei luoghi di lavoro si protragga almeno fino al 15 giugno.
Si parla negli ultimi giorni del passaggio al Green pass base per lo svolgimento di attività che oggi richiedono quello rinforzato. Nel mondo del turismo invece, si vocifera l’eliminazione dell’obbligo di Green Pass per le attività all’aperto: questa scelta potrà permettere una ripresa del settore turistico già in vista delle festività pasquali.
È altrettanto possibile che bar, ristoranti e negozi tornino accessibili a tutti coloro che saranno in possesso almeno di Green Pass base, con esito di tampone negativo.
31 Marzo: cosa cambia in termini di mascherine?
Stando alle attuali ipotesi, l’obbligo di mascherina al chiuso rimarrà in vigore in modalità preventiva di fonte alle varianti ancora in circolo, sempre molto contagiose. Il passaggio dall’obbligo della FFP2 alla mascherina chirurgica potrebbe essere una soluzione intermedia, almeno fino alla fine dell’estate.
Sicuramente l’utilizzo della mascherina nei luoghi aperti o chiusi in prossimità di assembramenti rimarrà consigliata e probabilmente regolamentata dalle future normative: questo è un periodo di transizione e la graduale ripresa delle normali abitudini “pre-Covid” dev’essere sempre accompagnata da cautela e senso di responsabilità.